Ricerca e innovazione in Valoritalia: un nuovo valore aggiunto.
Proverò a illustrare, in questo breve articolo, le motivazioni che hanno portato a dedicare questo numero del nostro Magazine all’innovazione digitale, un argomento ormai strettamente connesso a quello della certificazione che meritava un approfondimento specifico, a cui seguirà, nella successiva uscita, un focus sui nuovi standard e sulle attività di Valoritalia nell’ambito dello sviluppo sostenibile.
In un pianeta dove la fornitura di cibo sano, sicuro e sostenibile deve essere garantita a una popolazione globale in crescita, dove le conseguenze del cambiamento climatico sono ancora molto incerte e le soluzioni tutte da scoprire, il ruolo della ricerca e dell’innovazione è e sarà sempre più decisivo soprattutto per l’agricoltura, un settore indissolubilmente legato al cibo e al clima.
L’innovazione in agricoltura passa attraverso due concetti chiave: digitalizzazione e sostenibilità. Digitalizzazione significa agricoltura di precisione (che sfrutta Internet of Things e Big Data Analytics) e agricoltura interconnessa (il cosiddetto Internet of Farming), mentre la sostenibilità è un concetto complesso, eppure misurabile, che va inteso nella combinazione sue tre dimensioni: ambientale sociale ed economica.
Queste tematiche, negli ultimi anni, hanno assunto per Valoritalia un’importanza sempre maggiore: è aumentato il numero dei progetti, così come la loro rilevanza economica e organizzativa, al punto che si è reso necessario istituire un comparto interno specifico, Sviluppo e innovazione, composto da persone con ampie competenze, che si dedicano ad accrescere le conoscenze in ambito tecnologico e a definire nuovi prodotti di certificazione legati soprattutto alla sostenibilità e alle politiche strategiche di settore.
Nell’ambito dello sviluppo tecnologico e digitale, i primi risultati importanti sono stati la realizzazione del gestionale interno, DIONISO, e la promozione di progetti finanziati da bandi di ricerca europei (Life/Horizon 2020), nazionali e regionali (PSR e POR, MIPAAF MSE).
Nell’ambito della sostenibilità e dei nuovi modelli strategici (Green Deal, Agenda 2030), lo staff è sempre attivo nello studio di nuovi regolamenti comunitari, politiche per la sostenibilità, nuovi standard, modelli di certificazione innovativi, nuovi settori merceologici di interesse strategico, ecc. La finalità del lavoro è quello di ampliare costantemente lo spettro di attività di Valoritalia.
L’attività non si limita, tuttavia, alla ricerca. Il dipartimento R&S si occupa, contestualmente, di reperire i fondi necessari a portare avanti le innovazioni attraverso la presentazione di progetti, ascrivibili a due principali categorie:
• a beneficio diretto (il cui contributo è erogato a Valoritalia)
• a beneficio indiretto (utile ad incrementare il numero di aziende certificate, o a favorire le innovazioni tecnologiche, ecc.).
Di seguito un diagramma che esemplifica le attività del dipartimento D&S.
INNOVAZIONE DIGITALE E TECNOLOGICA IN VALORITALIA: I PROGETTI
La digitalizzazione per Valoritalia è rappresentata innanzitutto da Dioniso, il sistema gestionale che ormai da tre anni consente di controllare e certificare tutte le Denominazioni per cui la Società è incaricata. Con Dioniso viene gestita una enorme quantitativo di dati che devono essere letti e organizzati. Coltivare dati per raccogliere valori, e coltivare valori per raccogliere dati: questi gli esiti delle attività di Valoritalia.
Su Dioniso l’attività di innovazione è continua e a esso fanno riferimento anche i progetti finanziati attraverso Horizon 2020 in cui Valoritalia è partner. Il progetto IOF2020, Internet of Farm&Food – cofinanziato dal programma europeo Horizon 2020 – ha visto l’applicazione della tecnologia IoT (Internet of Things) al settore agricolo-alimentare e comprende una serie di casi d’uso che vogliono testare l’utilità ed accettabilità delle innovazioni proposte nella quotidianità aziendale. È stato un progetto molto ambizioso nel quale abbiamo sperimentato l’uso dell’IOT nella certificazione in vigneto e in cantina e i cui risultati sono consultabili sul nostro sito.
Facciamo parte inoltre del programma Horizon 2020, con il progetto The FSM (The Food Security Market), iniziato nel 2020-21 (con dei rallentamenti a causa COVID), con l’obiettivo di creare di una piattaforma digitale che incrementi la certificazione alimentare in Europa, tramite una facilitazione dello scambio e della connessione dei dati.
In un’ottica molto concreta, consapevoli dell’importanza che i dati rivestono anche dal punto di vista della sostenibilità e degli impatti ambientali che i settori agricolo e agroalimentare generano, ci siamo impegnati per la raccolta dati ambientali dalla campagna alla commercializzazione, per la verifica “informatizzata” e per l’elaborazione di quanto necessario agli standard di Sostenibilità da noi certificati.
Abbiamo offerto ai nostri clienti un Registro di Campagna elettronico che semplifica e rende più sicuro il percorso di certificazione.
Per alcune certificazioni, quali Equalitas o VIVA, inoltre, abbiamo chiesto l’integrazione dei dati di campagna con quelli relativi ai consumi idrici ed energetici e abbiamo fatto in modo che le aziende possano elaborare questi stessi dati per il calcolo delle impronte.
Abbiamo partecipato attivamente, sperimentando il sistema in alcune cantine, all’elaborazione di un calcolatore di impronte idrica e carbonica, un’operazione utile per la taratura, attraverso questi modelli, anche dei dati da verificare durante gli audit.
Tanto lavoro è stato fatto, eppure è solo la premessa per nuovi e sempre più avvincenti progetti.
Sandra Furlan