Valoritalia verifica ogni fase della produzione, dal vigneto alla bottiglia e offre un efficiente sistema di tracciabilità, dando la possibilità di conoscere in ogni momento la situazione di ciascun vino, al fine di garantire al consumatore l’esatta origine dei prodotti. La certificazione costituisce un’opportunità per le aziende che trovano nella garanzia di Valoritalia, un servizio utile al soddisfacimento dei propri bisogni e accrescono così la propria reputazione, sottraendosi da una competizione a ribasso. 

Valoritalia mira dunque a un sistema consapevole di qualità, che caratterizzi l’intera filiera del vino in Italia. Valoritalia mette in campo la sua professionalità per consentire che le aziende adempiano agli obblighi previsti nei Disciplinari di produzione, a garanzia dei consumatori. Il ruolo di Valoritaria è dunque quello di intervenire con le proprie competenze, al fine di monitorare una legislazione ampia con lo scopo di semplificare le relazioni tra i territori e le istituzioni.

Normativa sui vini a D.O. e I.G.

Nel 2001 per la prima volta viene emanato un decreto, (riguardante il controllo erga omnes) che obbliga tutte le produzioni vitivinicole a DO ad essere sottoposte ad un controllo sistematico da parte dei Consorzi di Tutela, su tutta la filiera, nel rispetto delle regole previste dai Disciplinari.

Successivamente, con l’entrata in vigore del Reg. UE 479 nel 2009 (oggi Reg. 1308/2013), le attività di controllo sono state affidate a Enti Terzi di Certificazione pubblici o privati. Pertanto, alla luce di tale obbligo, la normativa italiana recepisce le nuove disposizioni affidando ai Consorzi la tutela, la vigilanza e la valorizzazione della denominazione, e delegando agli Organismi di Certificazione come Valoritalia, il controllo di tutte le fasi della produzione (viticoltore, vinificatore e imbottigliatore), in relazione a tutti gli obblighi previsti dai disciplinari.

L’apparato di norme comunitarie e nazionali che disciplina i controlli delle aziende protagoniste delle filiere, passa attraverso Valoritalia, organismo capace di garantire l’effettiva implementazione delle stesse, fino a giungere al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAAF), autorità a cui compete la vigilanza ultima sul sistema delle Denominazioni. per offrire  la massima sicurezza e tracciabilità ai consumatori. 

Di seguito i principali riferimenti della legislazione comunitaria e nazionale per: Vini a Denominazione di Origine, Vini ad Indicazione Geografica, Vini Varietali e Vini con Indicazione dell’annata.

Normativa sui vini varietali

Secondo il  DM 19 marzo 2010 – base su cui poggia la piramide di qualità vitivinicola italiana – i vini varietali, possono indicare in etichetta sia l’annata di produzione che il vitigno, a condizione che siano sottoposti a certificazione da parte di Valoritalia. Non è ammesso alcun riferimento al territorio di produzione, che rimane prerogativa esclusiva dei vini a Denominazione di Origine (DOCG e DOC) o a Indicazione Geografica. Nonostante l’assenza di un apposito Disciplinare, i vini varietali sono sottoposti alla normativa vitivinicola, volta a garantire piena tracciabilità del prodotto. 

Di seguito l’elenco dei vini varietali, di cui Valoritalia rappresenta l’ente certificatore autorizzato dal MiPAAF:

  • Con annata
  • Chardonnay
  • Sauvignon
  • Merlot
  • Cabernet
  • Cabernet Franc
  • Cabernet Sauvignon
  • Syrah
  • Spumanti varietali
  • Moscato
  • Malvasia
  • Pinot-Chardonnay
  • Pinot
  • Glera
  • Muller Thurgau