The Food Safety Market. I dati sono importanti… se portano informazioni.
Il progetto FSM per la tracciabilità dei prodotti a livello europeo.

Fai scendere in campo 11 partner, provenienti da 9 paesi europei, impegnati nello sviluppo di un progetto tecnologico sulla sicurezza alimentare e cosa succede? Succede che nasce “The FSM”, “The Food Safety Market”, un ecosistema di certificazione ad alto impatto tecnologico, costruito sui dati e con i dati della filiera alimentare. Lo scopo? 

Realizzare uno strumento strategico e funzionale per il mercato del settore alimentare, a garanzia di una filiera del “food” sicura, monitorata e tracciata dal campo alla tavola.

Un progetto decisamente impegnativo che attraversa l’Europa e che ha, in primis, lo scopo di trasformare i dati in informazioni, perché, usando la metafora dell’alfabeto, avere a disposizione tante lettere, ma non saperle aggregare, è inefficace per la comunicazione. 

Le nostre vite e le esistenze delle imprese sono permeate di dati che hanno bisogno di un fil rouge che li unisca, per assumere un significato esteso e collocabile.

Il paradigma dell’Industry 4.0 ci ha insegnato che la raccolta di informazioni dei macchinari e il loro collegamento ai sistemi ERP dell’impresa, permettono la verifica del passato, del presente e supportano la previsione per il futuro. Ma non è sufficiente avere grosse quantità di dati (big data) per conoscere quello che sta succedendo o succederà. I dati diventano preziosi per l’impresa se le informazioni vengono analizzate, comparate e collegate tra di loro. 

Ribaltare un processo, prettamente tecnologico, in un processo informativo è la vera sfida del futuro, perché l’informazione sostiene l’innovazione, la struttura e modella i processi organizzativi d’impresa. Un’informazione originata, elaborata e strutturata dai dati, è una fotografia che riproduce la realtà. 

Trasformare i dati in informazioni è un’opportunità di crescita, in termini di innovazione, per chi produce e per chi consuma e per tutti gli intermediari di processo che diventano partecipi e protagonisti di una filiera di valori (integrità, trasparenza, condivisione) e di valore.

I dati “connessi” da varie fonti permettono la creazione di un “diario di bordo”, dalla terra alla tavola, dalla vite al bicchiere (nel caso del vino), che supporta la protezione contro la contraffazione, garantisce la trasparenza al consumatore e agisce sulla consapevolezza del valore di un prodotto in funzione dei suoi passaggi.

I dati prodotti sul campo, dagli enti di certificazione e da chi raccoglie le segnalazioni di anomalie e/o contraffazioni assemblati tra di loro, diventano “informazioni” attraverso un registro digitale, non modificabile.

Nasce la “blockchain”, letteralmente “catena di blocchi”, struttura di dati condivisibile e immutabile, associabile visivamente a un vagone ferroviario che trasporta blocchi di informazioni da un luogo all’altro, con un identificativo univoco di prodotto.

La gestione del dato rivista in chiave “blockchain”, trasforma un processo prevalentemente tecnologico in uno scambio di informazioni, dal bit alla storia di prodotto, dall’informatica alla narrazione.

La blockchain, estesa come strumento narrativo, diventa un potente propagatore di “fiducia”, “verba volant, scripta manent”, “niente va perduto, tutto si trasforma”. E la fiducia è notoriamente un acceleratore di processo e un driver economico importante, con una forte incidenza a impatto inversamente proporzionale sui costi (più fiducia = meno costi, meno fiducia = più costi). Nella volatilità del mondo virtuale, la blockchain è l’anello di congiunzione tra il materiale e l’immateriale, tra il prodotto e le sue caratteristiche, tra il brand e le certificazioni.

Il web ha rivoluzionato i luoghi, i tempi e le modalità di relazione tra gli individui. La blockchain rivoluziona i luoghi, i tempi e le modalità di relazione tra individui e imprese e tra imprese e imprese. 

Il progetto FSM ha come obiettivo creare la blockchain del settore alimentare, collegando le singole informazioni dei tanti micro e macro sistemi dei vari attori, dal processo di produzione, alla trasformazione, fino alla distribuzione del cibo. Come? Dando agli enti di certificazione un accesso agile e sicuro ai dati delle aziende alimentari e dei produttori agricoli ispezionati, supportando la vendita al dettaglio con informazioni aggiornate, continue ed affidabili riguardanti i fornitori e i lotti di produzione destinati alla vendita e fornendo agli agricoltori e ai produttori del settore alimentare uno strumento che permetta la raccolta e la condivisione di dati che misurano, controllano e documentano la sicurezza e la conformità dei loro prodotti.

La piattaforma TheFSM aggrega i dati e li traduce in requisiti tecnici, organizzativi, legali e commerciali per il settore alimentare europeo.

Le imprese hanno bisogno di informazioni intelligenti per pianificare, organizzare e proteggere il mondo del food, dal locale al globale, con una disciplinata e innovativa tracciabilità che trasforma i dati in conoscenza.

Perché i dati sono importanti, se portano informazioni.

Sonia Gastaldi
Consulente IT, sociologa
esperta di comunicazione