L’uso dell’Internet of Things nelle procedure di certificazione.

L’attenzione alle scoperte tecnologiche e alle possibili applicazioni nel campo della certificazione è diventato un importante tema nella ricerca di Valoritalia che, come è più volte ribadito in altri articoli di questo magazine, riconosce il potere rivoluzionario che alcuni strumenti potrebbero rivestire in futuro per snellire le procedure di certificazione e velocizzare tutte le operazioni di controllo senza rinunciare alla sicurezza e all’affidabilità, anzi, offrendo addirittura maggiori garanzie al consumatore. 

Tra le tecnologie studiate nei nostri progetti, l’IoT (Internet of Things), una tecnologia molto presente già da anni nella nostra vita quotidiana, che utilizziamo con grande frequenza senza rendercene conto e semplifica molto le nostre vite. 

Con IoT vengono denominati tutti quei dispositivi elettronici che usufruiscono di Internet per recuperare informazioni o per inviare i dati raccolti a un altro dispositivo e in base a questi fornire alcune funzionalità all’utente. Oramai la maggior parte delle persone ha al polso un orologio intelligente o ha in casa un elettrodomestico smart o un assistente elettronico di Google o Amazon; si stima infatti che globalmente il numero di dispositivi IoT siano circa 12,3 miliardi. Tutti questi dispositivi hanno al loro interno una serie di sensori per raccogliere dati dall’ambiente circostante, oltre a un mini computer che permette di elaborare le informazioni accumulate e inviarle all’esterno. Nella maggior parte dei casi i dati raccolti da più dispositivi vengono aggregati in un’unità centrale per effettuare rielaborazioni che richiedono un’alta capacità di calcolo, caratteristica che tipicamente i dispositivi IoT non dispongono per limitazioni tecnologiche.

Al giorno d’oggi è possibile creare dispositivi molto piccoli a basso consumo energetico, quando non energicamente autosufficienti, e ciò permette di utilizzare tali apparecchi in ogni contesto, compresi quelli dove l’ambiente è poco ospitale per l’uomo, come ad altitudini elevate o in deserti e profondità marine.

Ogni dispositivo IoT può interagire sinergicamente con altri di tipo diverso, al fine di raccogliere un set di dati che sia rappresentativo dell’ambiente nei quali questi sono stati raccolti.

In agricoltura è possibile utilizzare IoT per raccogliere dati in tempo reale e monitorare la filiera in tutti i passaggi di lavorazione, dal campo fino al prodotto finito. Tutti i soggetti della supply chain, in questo modo, possono essere dotati di un insieme di strumenti aggiuntivo per assicurare la qualità del prodotto e intervenire in modo tempestivo nel caso dovesse accadere un imprevisto potenzialmente pericoloso per la lavorazione.

Nell’ambito della certificazione questi dispositivi hanno un duplice scopo: da una parte permettono all’azienda che li adotta di assicurarsi che i valori esaminati da un OdC in fase di audit rientrino sempre negli intervalli previsti, dall’altra consentono a chi effettua gli audit di poter individuare in modo più mirato eventuali situazioni a cui prestare particolare attenzione. Con questo genere di soluzioni si potrebbe aumentare la trasparenza da entrambe le parti e facilitare l’attività di auditing, inoltre, scegliere di affidarsi a dispositivi che garantiscono la massima trasparenza è senz’altro un importante strumento di marketing per l’azienda. 

Valoritalia ha sviluppato, tramite il supporto di partner tecnologici, il prototipo di una piattaforma che, attraverso l’utilizzo di sensori IoT, monitora lo stato del vino contenuto in barrique, botti e vasche.

Tramite la sensoristica utilizzata nel progetto è possibile misurare livello, temperatura, densità, colore e torbidezza del vino. Attualmente è in fase di valutazione la possibilità di analizzare ulteriori parametri chimico-fisici del vino.

Per consentire una veloce lettura delle informazioni raccolte è previsto che su ciascun contenitore venga applicato un QR code. Tale codice può essere letto con un’apposita app per tablet, la quale riconoscerà l’identificativo univoco e visualizzerà in forma di realtà aumentata i dati in tempo reale e quelli raccolti nelle ultime 24 ore. Tale modalità di lettura permette a chi di competenza nell’azienda di poter usufruire velocemente e in modo intuitivo delle informazioni raccolte dai sensori. Se si volesse accedere a dati raccolti nel passato e utilizzarli per rielaborazioni è possibile farlo in modo tradizionale tramite un computer.

Andrea Zaffonato
Responsabile Ufficio IT Valoritalia