Da Internet of food al Food Safety Market.

Progetti differenti, obiettivi comuni.

Horizon 2020, programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2014-2020 è arrivato al termine, ma è già operativo il suo successore, Horizon Europe, che durerà fino al 2027. Il programma ha una durata di sette anni – con le stesse tempistiche del bilancio di lungo termine dell’UE – e una dotazione finanziaria complessiva di 95,5 miliardi di euro, cifra che include i 5,4 miliardi destinati al piano per la ripresa Next Generation EU. È il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo.

L’obiettivo generale del programma è ottenere un impatto scientifico, tecnologico, economico e sociale dagli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione. 

Può partecipare qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal luogo in cui ha sede, compresi i soggetti giuridici dei Paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali, fatte salve eventuali eccezioni stabilite nel Programma di lavoro o nel bando specifico. 

Nella grande maggioranza dei progetti collaborativi, il consorzio deve essere composto da almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ognuno dei quali stabilito in uno Stato membro o in un Paese associato diverso. Inoltre, almeno uno dei soggetti deve essere stabilito in uno Stato membro. 

Grazie al portale ufficiale Funding & Tender portal, si può accedere direttamente presentando una proposta in risposta ai vari bandi che vengono pubblicati e attendere l’esito della valutazione effettuata da esperti nominati dalla Commissione europea.

Valoritalia, in qualità di organismo di certificazione di prodotti DOP/IGP, BIO, e altri schemi di sostenibilità, ha sempre avuto un occhio di riguardo per la ricerca e sviluppo, per migliorare costantemente, cercando soluzioni innovative da fornire ai propri clienti, per garantire la massima trasparenza del proprio lavoro. Il primo ambizioso progetto Horizon 2020 al quale ha aderito, è stato IOF2020 (Internet of Food and Farm 2020) – concluso da poco – in cui sono stati testati nuovi strumenti dell’Internet of Things, all’interno del processo di certificazione dei vini DOP/IGP, per il potenziamento e la velocizzazione dello stesso.

IOF2020 ha permesso, a Valoritalia, di testare un sistema intelligente per l’ispettore che controlla i vigneti e le cantine, sostituendo il fascicolo cartaceo con un verbale digitale, utilizzando pc o tablet, e agevolando la consultazione delle altre piattaforme digitali necessarie ai fini del controllo stesso (es. Software DIONISO di Valoritalia, SIAN – registro dematerializzato delle cantine italiane, portali Regionali con i fascicoli viticoli ecc.). Un grande passo verso l’era della digitalizzazione, che sarà introdotto nella gestione ordinaria del processo di certificazione già dai prossimi mesi. 

Grazie ai progetti Horizon, inoltre, si è innescato un processo collaborativo senza precedenti ed è stata dimostrata l’importanza di condividere innovazioni e studi in modo che possano essere utili per la collettività. Anche per Valoritalia, sempre restando sul progetto IOF2020 e all’interno del settore vitivinicolo, sono risultate particolarmente interessanti diverse innovazioni di alcuni degli oltre 120 partecipanti al progetto: per esempio, nuovi strumenti digitali che consentono il monitoraggio remoto del vigneto, permettendo di avere dati precisi sul meteo in tempo reale e sulle condizioni della vite (determinazione stadio fenologico, previsione della resa, caratterizzazione dello stato di malattia). La raccolta selettiva e l’analisi dei dati facilitano il processo decisionale, migliorano la produzione, accelerando e automatizzando i tempi di ispezione, offrendo in questo modo, risultati accurati. 

La prima esperienza in un progetto Europeo ha permesso a Valoritalia di capire ancora di più quando sia importante la continua ricerca di nuove soluzioni innovative per stare al passo con i tempi, ed è proprio a Marzo 2020, nonostante le difficoltà “mondiali” dovute al Covid-19, che ha aderito ad un secondo progetto europeo, chiamato “The FSM- the food-safety market”, con l’obiettivo di studiare una soluzione sicura, efficace ed innovativa di scambio dati tra i vari attori coinvolti nella catena alimentare. Lo scopo del progetto The FSM non è creare un nuovo software, bensì arrivare ad un ambiente virtuale aperto, che metta in comunicazione i numerosissimi sistemi di gestione innovativi ICT già esistenti nelle piccole-medie imprese. Valoritalia svilupperà il progetto all’interno dell’iter certificativo BIO, fornendo un quaderno di campagna digitale direttamente collegato al software per la gestione della certificazione nei diversi casi pilota e contestualmente verrà testato un intelligente sistema di previsione del rischio dei fornitori. 

Lo sposalizio dell’IoT con il mondo dell’agroalimentare ha quindi dimostrato di avvantaggiare ad ampio raggio tutti gli attori del settore e, proseguendo in questa direzione, Valoritalia punta davvero a migliorare la qualità del lavoro su tutti i fronti per una maggiore trasparenza nelle filiere agricole.

Francesca Romero
Progetti internazionali Valoritalia